Arianna Giancani, Il male minore

Presentazione

 

 

La protagonista, Clementina, è una ragazza di ventinove anni che vive in una città il cui unico tratto distintivo è la presenza del mare. Clementina fa “il naso” in un piccolo laboratorio, ossia trascorre le giornate a creare e racchiudere in ampolle colorate sapori destinati a diventare l’anima di prodotti di largo consumo e in grado di creare assuefazione nei consumatori.

La vita della protagonista scorre scandita da piccoli piaceri irrinunciabili, fra cui quello di osservare dai tetti le finestre illuminate alla sera, diventando spettatrice incantata della quotidianità altrui in compagnia della sua amica di sempre. Tutto viene turbato dall’incontro con Joel: se ne innamora all’istante ma - credendo di essere rifiutata - cerca consolazione nel suo piacere prediletto, in quella che definisce la bellezza assoluta. Guardare l’aurora seduta su uno scoglio davanti al mare.

Gli eventi corrono, veloci, verso il finale quando, in un’atmosfera irreale, si accorge che il suo scoglio è occupato da un ragazzo cocciuto e, agli occhi della protagonista, privo di umanità e bellezza. Dopo lo scontro sugli scogli Clementina si rende conto di non essere più in grado di godere dei piaceri che tanto amava, di aver perso la capacità di riconoscere la bellezza e di esserne salvata.

Inizia così una parentesi insolita e a suo modo voluttuosa fra le mura di una casa circondariale. I tempi narrativi volutamente rapidi accentuano l’atmosfera surreale che vorrebbe invadere il testo, specie nella parte finale: una scoperta inattesa getta la protagonista nella disperazione e, per la seconda volta, si rinchiude in un torpore che la rende insensibile a tutto ciò che è bello. Questa volta non riesce, però, a tollerare il suo stato di anestesia al piacere: decide perciò di affrontare e sconfiggere la bruttezza, cercandone i tratti celati in ciò che trova più bello al mondo. Quando, finalmente, riesce ad intravederne i segni, la storia arriva al suo epilogo amaro.

La pubblicazione di quest'opera prima è il frutto di un piccolo concorso letterario vinto l'anno scorso "Premio Letterario Patria Letteratura"

Dice di sé l'autrice Arianna Giancani

Sono nata a Palermo il 25.02.1983 ma ho vissuto là soltanto i primi anni della mia vita; mio padre infatti si è trasferito in provincia di Milano per ragioni di lavoro quando avevo solo tre anni. Sono sempre tornata, però, a Palermo nei momenti liberi a trovare il resto della mia famiglia, gli amici e il mare.
Ho frequentato il liceo classico a Monza per evitare lo scientifico, giurisprudenza perché a vent’anni non avevo la testa per chiedermi cosa volessi fare nella vita e ho conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato poco più di un anno fa, dopo due anni di pratica in uno studio che si occupa di diritto penale.
Di entrambi, del liceo classico e di giurisprudenza, ho apprezzato comunque tanto, e, anche grazie al percorso che ho fatto un po’ per caso, ho scoperto l’amore per la lettura prima e quello per la scrittura dopo; ma l’amore per le parole c’è sempre stato.
Durante gli studi ho svolto lavori diversi fino all’inizio della pratica forense e della preparazione dell’esame di stato. Poi, poco meno di due anni fa, ho cominciato a scrivere all’improvviso, senza alcun pensiero razionale a guidarmi ma solo perché – credo – per la prima volta avevo tempo da dedicare a me stessa.
Da quel giorno non ho mai smesso, ho scritto tre “libri” e scrivere e il modo che ho trovato per essere me stessa.


Arianna Giancani
Il male minore
Edizioni Ensemble, 2015
pag. 84, 12 euro

 

20 - marzo - 2015